in tutti gli stili tranne la rana la fase subacquea della bracciata si divide in: presa (o attacco), trazione e spinta. La presa si fa appena la mano entra in acqua, quando il braccio si porta in una posizione tale da favorire la cooperazione dei muscoli del braccio, dell'avambraccio e della spalla; la trazione si ha con la verticalizzazione e intrarotazione del polso che inclinandosi si prepara a spingere l'acqua, l'avambraccio si piega sul braccio con un angolo che non deve mai essere minore di 90-100°. Una volta raggiunto il punto di maggiore flessione (di braccio e avambraccio), e ciò accade sotto la linea delle spalle, inizia la fase di spinta nella quale il braccio si estende, la mano rimanendo perpendicolare al piano d'avanzamento, spinge l'acqua verso i piedi e finisce il suo movimento nei pressi della coscia, dopo di che esce dall'acqua e inizia la fase aerea di recupero.

La fase di spinta è quella che, delle tre, da una maggiore propulsione.

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