Domanda:
Consigli per effettuare un salvataggio?
anonymous
2008-01-22 13:32:09 UTC
Ciao a tutti,sn una ragazza di 21 anni,nel 2005 ho seguito un corso per diventare bagnina conseguendo il brevetto.
Pochi giorni fa mi è stata offerta la possibilità di lavorare la prossima estate nella piscina di un residence.(la bagnina che c'era fino ad ora aspetta un bimbo e serve qualcuno che la sostituisca).
Sn al terzo anno di giurisprudenza,e fino ad ora non ho mai lavorato durante l'estate,percui si tratterebbe della mia prima esperienza
come assistente bagnanti.
Mi rendo perfettamente conto che è un lavoro di grande responsabilità visto che c'è in ballo l'incolumità delle persone(oltre che la propria) percui non voglio trovarmi
impreparata davanti ad una eventuale situazione di pericolo(anche perchè sarò sola) e sto prendendo la cosa molto seriamente tanto è vero che ho cominciato ad allenarmi costantemente in piscina macinando
vasche su vasche e cercando di perfezionarmi nel nuoto subacqueo e nell'apnea.

Durante il corso,come credo tutti voi sappiate,il pericolante è rappresentato da un manichino di determinate dimensioni.
L'esame sono riuscita a superarlo senza particolari difficoltà ma fino ad ora non mi sono mai realmente trovata davanti ad una persona
che sta per affogare.
L'altro giorno in piscina ho usato come 'manichini'il mio ragazzo che è alto 1.81 x 65 kg,e mia cugina che è di corporatura pressochè identica alla mia(1.70x59kg)ho provato a trascinarli nei vari modi che mi sono stati insegnati,
ed anche a recuperarli sul fondo della piscina(a 2.5 m),riuscendo in entrambi i casi a cavarmela,anche se non nascondo che con il mio ragazzo ho dovuto faticare un pò di più visto che ha le spalle piuttosto larghe ed inizialmente ho non riuscivo a tirarlo
su afferrandolo con un braccio solo ma dovevo usare entrambe le braccia,poi ci ho riprovato spingendo forte con le gambe sul fondo e ci sono riuscita(faticando)con un braccio solo.
Tuttavia ci sono 2 cose che mi preoccupano,Il mio ragazzo è piuttosto snello ma se mi trovassi a che fare con un colosso di 100 e passa chili,temo di venire trascinata giù a mia volta e di non riuscire a cavarmela.
Voi come fareste per allenarvi se foste al mio posto,avevo pensato di mettere una cintura con i pesi al mio raga,tipo quella che usano i sub,e provare più volte aumentando un pò la zavorra di volta in volta,dite che funziona?

Altro problemino,m hanno insegnato che se il pericolante si dibatte bisogna lasciare che si stanchi e perda le forze perchè altrimenti pùò trascinarti giù e si può anche annegare,a questo so che devo fare molta attenzione,ma vi è mai capitato di avere a che fare con uno apparentemente stremato o semisvenuto,che non appena lo afferri reagisce dibattendosi violentemente e ti mette in difficoltà?
C’è qualche bagnino od istruttore che vuole rispondermi o ha qualche altro consiglio da darmi?(magari qualcosa che non sta scritto sul libro ma che si impara solo con la pratica).
Personalmente qual’ è stata la difficoltà maggiore che avete incontrato in un salvataggio in acque chiuse?


Grazie a tutti coloro che risponderanno.





.
Cinque risposte:
Grey and Pink - Only Prog
2008-01-24 07:20:09 UTC
Mi sembra d'aver capito che la cosa che ti preoccupa maggiormente sia il recupero sul fondo di un oversize, il problema non ti deve preoccupare perchè un corpo voluminoso ha una galleggiabilità maggiore (principio di Archimede). Il recupero è più difficoltoso non tanto per il peso, perchè la differenza reale in acqua tra un corpo di 70 Kg ed uno di 100 è veramente minima. Il problema semmai è l'ingombro, cioè la superficie che devi agganciare perchè il movimento di recupero sia efficace. Sono passati parecchi anni dal mio corso da bagnino, ma ricordo che ci facevano usare un solo braccio, avvinghiato al torace della persona da soccorrere e passato sotto al braccio per arrivare verso l'ascella opposta. La tecnica nel corso della vita l'ho sperimentata più volte e devo dire che ha sempre funzionato. E' anche vero che ho lavorato qualsi esclusivamente con bambini e non con gigantoni, ma la fisica dell'acqua ci aiuta.
immergiamoci in un mare blu
2008-01-23 06:53:25 UTC
La difficoltà maggiore è data dall' acqua dolce che, avendo una composizione chimica molto differente da quella salmastra ,meno pericolosa per l' uomo, e dall' aggiunta di cloro, rendono pericolosissimo l' ingestione da parte dell'uomo.

Altra difficoltà è il dibattersi da parte del pericolante.

TU NON TI AVVICINERAI MAI SENZA AIUTI MECCANICI AD UN PERICOLANTE, PENA LA TUA E L' ALTRUI INCOLUMITÀ.

Sicuramente userai un salvagente o una tavoletta da porgere al pericolante e mai, ripeto MAI, permetterai al pericolante di aggrapparsi a te.

Una volta calmatolo, potrai tranquillamente portarlo in salvo facendo attenzione, come dicevo prima, a non fargli ingurgitare acqua.

Comunque, giusto per tranquillizzarti, molto difficilmente ti troverai in difficoltà ai bordi di una piscina, dato la esigua grandezza.

Potresti trovarti più facilmente ad affrontare un malore, dai crampi all' infarto(non raro) o un taglio dovuto ad imperizia.

Ripassa un pò il manuale proprio in caso dovessi trovarti in questi casi, ma stai tranquilla, non è complicato.

Augurandoti una tranquilla e redditizia ESTATE ti dico

CIAOOOOOOOOOOOOO
anonymous
2008-01-23 04:45:21 UTC
beh...anke io ho fatto il corso e sono a.b. ed ora mi alleno a diventare istruttice.

mi hanno insegnato ke MAI il bagnino si deve buttare in acqua senza un aiuto, ke sia una tavoletta, un bombolotto un pallone o qualunque cosa ti capiti sottomano ke galleggia;

inoltre mi hanno insegnato ke ne a mare ne sopratutto in piscina è consigliato di buttarsi in acqua, ma è meglio aiutare il pericolante dal bordo o dal pattino;

continuati ad allenare come stai facendo, se hai fatto il corso sai qual'è la prima qualita ke deve avere un a.b.:

deve essere autoritario e gentile, inoltre deve sapere evitare i guai, è questo il primo dovere di un a.b. .

ciao e buona fortuna!
Il_coach
2008-01-22 23:59:55 UTC
Le piscine dei residence sono piuttosto piccole, non ti capiterà mai di dover trascinare una persona per più di 10 metri senza arrivare al bordo o dove il fondo è basso.

Se la persona in difficoltà è molto pesante devi portare un galleggiante al quale possa appoggiarsi e si calmerà.

Per il resto non perderlo mai di vista durante l'avvicinamento e ricordati di afferrarlo alle spalle, meglio se dopo un'immersione.

Il metodo più sicuro per trasportarlo, ma anche più faticoso, è afferrarlo da dietro con i tuoi avambracci sotto le ascelle, e poi cambiare posizione se è calmo.

Prima di buttarti in acqua prova a raggiungerlo con un palo al quale possa aggrapparsi, se ne hai uno a disposizione.

Per l'allenamento sono fondamentali le gambe. Quando ho fatto l'esame io pesavo tipo 62 kg ed ho dovuto tirare fuori un istruttore di 110.

Se riesce a prenderti, ma non dovrebbe succedere, va a fondo, mollerà la presa.

Ci sono poi modi per liberarsi sfruttando le leve del corpo, come braccia e dita, ma se hai fatto il corso dovresti già conoscerle.

Questo almeno è quello che ho provato a insegnare in qualche corso per assistente bagnanti a gente con qualche anno più di me.

Spero di esserti stato utile, ma non preoccuparti, non dovrai tirare nessuno fuori dall'acqua.
elborgo
2008-01-22 13:51:02 UTC
Io so solo galleggiare per me stesso... però posso fare alcune considerazioni (forse ovvie):



uno: chi gioca a palla a nuoto specie se in porta si allena, coi pesi, ma a me hanno detto anche attraverso l'uso di magliette di stoffa pesante che impregnate d'acqua rallentano i movimenti e fanno anche da zavorra moderata...



due: i galleggiantini stile baywatch? io in Versilia li ho visti... non so se funzionino (e quanto costino), però detta da profano, anche soltanto per fare scena (effetto placebo sul tizio che affoga...), magari sono utili...



tre: quanto sarà grande 'sta piscina? Mica c'è la corrente che ti tira al largo... tolto il malore (e allora il poeraccio di certo non si dibatte), quello che sa nuotare poco, si nota, e si invita a nuotare vicino al bordo (visto fare). Certo bisogna saperci fare, avere quel giusto tatto e autorevolezza...



quattro: se fai la bagnina devi essere il capo della piscina: se dici A , allora A deve essere... nessuna eccezione.



Ti dico perché il punto quattro: l'unica disgrazia in piscina che io consca avvenne perché dei ragazzini facevano a gara di apnea... il bagnino disse loro di non farlo, ma quelli non gli diedero retta, né il bagnino fece nulla... in pratica uno di questi stette in apnea troppo... e nessuno su in superficie, si rese conto che era affogato... tutti (bagnino compreso) pensavano che stesse battendo il record...



Il tutto, come già detto, tanto per dire, non sono un professionista del ramo...


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
Loading...